E’ possibile che urbanisti e medici collaborino per progettare insediamenti che abbiano il preciso scopo di prevenire alcuni dei maggiori problemi che affliggono una parte crescente della popolazione urbana, come l’obesità, le malattie legate alla carenza di attività fisica, i disturbi mentali e dell’invecchiamento?
Il National Health Service (NHS), ovvero il sistema sanitario nazionale britannico, ha deciso che una delle priorità della propria azione è combattere lo spazio costruito obesogenico, in cui muoversi ed interagire con i propri simili diventa molto difficile ed invecchiare un’impresa ardua. Il NHS ha così recentemente resa pubblica la propria intenzione di promuovere la costruzione di dieci insediamenti residenziali denominati Healthy New Towns che hanno l’obiettivo di incoraggiare le persone a fare più esercizio fisico, a mangiare meglio e a vivere in modo indipendente anche in età avanzata. L’idea è che i bambini abbiano luoghi in cui possano giocare con gli amici e andare tranquillamente a piedi o in bicicletta a scuola, che gli anziani possano risiedere in quartieri e case che consentano loro di continuare a vivere il più a lungo possibile in modo indipendente, che i luoghi di lavoro, le scuole e le strutture ricreative incoraggino l’attività fisica, l’alimentazione sana e la salute mentale. In questi nuovi insediamenti, che ospiteranno oltre 76.000 case per circa 170.000 residenti, saranno banditi i fast food, sarà facilitato l’accesso ai trasporti pubblici e alle reti ciclabili e saranno resi più sicuri i percorsi pedonali anche per le persone affette da demenza senile.
Il professor Kevin Fenton, direttore nazionale del dipartimento della salute del governo britannico, ha recentemente affermato che alcuni dei più pressanti problemi di salute pubblica del Regno Unito – come l’obesità, i problemi di salute mentale, l’inattività fisica e le esigenze di una popolazione che invecchia – possono avere un diretto rapporto con la qualità dell’ambiente costruito e che una corretta progettazione degli spazi dove vivono le persone è fondamentale per farle stare in buona salute. «Questo innovativo programma – ha aggiunto il professore Fenton – informerà il nostro pensiero e la pianificazione di ambienti di tutti i giorni per migliorare la salute per le generazioni a venire».
Notevole è il valore economico di questa iniziativa di prevenzione sanitaria: soltanto l’inattività fisica – si stima che un quarto degli adulti britannici a piedi per meno di nove minuti al giorno – è responsabile di una morte su sei nel Regno Unito, con un impatto complessivo di 7,4 miliardi di sterline sul sistema sanitario nazionale.
Il programma quinquennale di NHS individua nelle Healthy New Towns una occasione ridisegnare complessivamente i servizi sanitari e di assistenza locali, i quali possono ora adottare un approccio innovativo per migliorare la salute della comunità a cui si rivolgono. Grazie ad esso il NHS ha raccolto le manifestazioni d’interesse di soggetti che, in quanto attori della pianificazione a livello locale, sono interessati alla costruzione dei dieci insediamenti pilota.
I dieci siti dimostrativi individuati dal programma Healthy New Towns riguardano sia il recupero di aree dismesse, dove verranno realizzati un terzo degli alloggi complessivamente previsti, che l’inserimento di insediamenti in ambiti di espansione urbana già previsti o da prevedere. Da questo punto di vista resta da valutare se l’iniziativa di NHS non rischi di aggravare in parte il problema della dispersione insediativa che è appunto alla base delle emergenze sanitarie che essa intende affrontare. I risultati, da questo punto di vista, sono tutti da valutare.
Riferimenti
Qui il documento del NHS THE FORWARD VIEW INTO ACTION: Registering interest to join the healthy new towns programme.
L’immagine di copertina è tratta da The Guardian.