Un’astronave dal pianeta rosso arriva sorvolando quello blu e scopre che la Terra ospita una forma di vita dominate: l’automobile. La ricognizione fatta da creature super intelligenti extraterrestri è il soggetto di “What on Earth! The Automobile Inherits the Planet”, un cortometraggio animato realizzato nel 1966 dal National Film Board del Canada.
Il cartone animato racconta in modo molto divertente il timore che già mezzo secolo fa serpeggiava tra chi qualche dubbio sulla civiltà dell’auto cominciava a formularlo: sulla Terra gli esseri umani sono solo dei parassiti della forma di vita dominante, che sta trasformando l’intero pianeta a misura dei suoi bisogni. Il paesaggio naturale viene inghiottito dalle strade e anche le città, che altro non sono se non i nidi dei parassiti, finiscono per essere demolite per liberare dalla loro presenza i terrestri a quattro ruote.
D’altra parte l’idea dell’auto come creatura dotata di una vita propria non è solo satira: con l’avvento di veicoli senza conducente si tratta di una possibilità che potrebbe diventare reale. I dieci minuti di visione del cortometraggio ci inducono ad una riflessione sul primato delle automobili e su ciò che potrebbe accadere in un futuro prossimo che ancora dopo mezzo secolo la pena di fare.
Non possiamo infatti negare che questo oggetto dalla tecnologia tutto sommato obsoleta continui a dominare le nostre esistenze anche in un momento storico in cui è un altro paradigma tecnologico – quello dei computer – ad avere la più grande influenza sulle nostre vite. Meglio ancora sarebbe quindi fare una riflessione nella riflessione e chiederci: se i comportamenti umani da sempre influenzano e sono influenzati dalle tecnologie disponibili perchè dovremmo usare processori e software frutto dei più avanzati progressi tecnologici per fare qualcosa che prima facevamo grazie al motore a scoppio?
Riferimenti
T. Misra, A 1960s Cartoon Hilariously Mocks America’s Car Obsession, CityLab, 19 luglio 2016.
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